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Poltrona a sacco: guida alla scelta e consigli utili per l’utilizzo

Forse non tutti sanno che la poltrona a sacco è un prodotto originale del design italiano. E’nato alla fine degli anni ’60 come idea rivoluzionaria di poltrona. E’ divenuta nota al grande pubblico anche grazi a Paolo Villaggio, che la rese celebre in una scena del film Fracchia la belva umana

Icona vintage, è tutt’ora di moda e usata in tutto il mondo. Quindi non resta che andare alla scoperta della poltrona a sacco, con questa guida alla scelta e consigli utili per l’utilizzo.

Come scegliere una poltrona a sacco

Cosa valutare per scegliere una poltrona a sacco? Oltre all’aspetto estetico, considera il materiale, la facilità di pulizia e le dimensioni in base all’utilizzo che voi farne.

Così se hai deciso di cambiare lo stile di arredo del tuo salotto clicca questo link: troverai consigli utili per trovare la poltrona a sacco che fa per te.

Materiali

La poltrona a sacco è composta essenzialmente di due parti: una imbottitura interna e un rivestimento esterno.

L’imbottitura è costituta da polistirolo espanso atossico, in forma di perline o micro palline. Può capitare che con un uso lungo e prolungato le piccole parti di polistirolo si schiaccino e la poltrona perda parte della sua morbidezza. E’ sufficiente scucire una parte della sacco contenente l’imbottitura e aggiungere del polistirolo, oppure sostituire l’intera imbottitura. Trovi materiale e consigli presso il rivenditore, anche online.

L’esterno della poltrona è quella che ha impatto sul’arredamento e che richiede maggiore manutenzione. Può essere in pvc, resistente e molto semplice da pulire, anche solo con un panno; anche l’ecopelle è lavabile, impermeabile e antimacchia. Ci sono poi versioni in cotone o tela: in questo caso devono essere sfoderabili per essere lavate.

Dimensioni

Molto dipende dagli spazi che vuoi arredare. Se hai un soggiorno ampio, ci sono delle poltrone a sacco di forma allungata, con tanto di poggia testa e braccioli; insomma un divano originale e dalla morbida accoglienza. Se invece hai spazi più ridotti, una poltrona a sacco classica è la scelta ideale.

Più è piccola, più è facile cambiarle sede; all’occorrenza può essere riposta in un’altra stanza o, se è un modello gonfiabile, finire temporaneamente in un armadio.

Sicurezza

Verifica che l’imbottitura tenga al meglio e che non si rompa facilmente. Se hai in casa bambini o animali è fondamentale che la poltrona resista a utilizzi impegnativi senza spargere ovunque pallini di polistirolo.

Come  e dove  utilizzare una poltrona a sacco

La versatilità e l’adattabilità sono le caratteristiche principali delle poltrone a sacco. Aggiungendo un design moderno e le innumerevoli possibilità di personalizzazione di colore e fantasia, diventano un complemento d’arredo originale adatto a diversi ambienti.

In casa possono completare l’arredamento di un salotto in stile vintage o rustico. Puoi creare un angolo tv particolare con queste sedute rilassanti per una serata ‘cinema’ da fare in casa.

Inoltre, sono simbolo di efficienza; possono essere spostate in altre stanze se c’è bisogno di un maggior spazio libero, e ritornare protagoniste quando ci sono più ospiti da far accomodare. I modelli più piccoli possono fare da poggiapiedi o sgabello, o essere usati dai bambini che di solito li apprezzano molto, perché  possono buttarsi sopra e rotolare senza problemi; per le camerette sono un’ottima alternativa ai divanetti.

Vanno benissimo anche per gli animali. Che sia un cane di taglia grande oppure un micino, troveranno sempre modo di acciambellarsi comodamente.

Ma non c’è solo l’abitazione privata. Le poltrone a sacco possono contribuire a creare un ambiente più intimo e rilassato in bar o pub, attorno a tavolini bassi. I modelli un po’ più rigidi possono essere messi anche negli studi professionali per offrire una seduta che mette il cliente a proprio agio in un ambiente informale.

 

 

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